"Se non mi ha visto nessuno, io sono davvero qui? E se non sono qui, allora da dove provengono tutti questi sogni, sempre che di sogni veramente si tratti?" (Pynchon)

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martedì 20 aprile 2010

"Le notti di Salem" - Stephen King

- Un prete dice una preghiera ed esorcizza una casa su cui per anni s'è accumulata un'energia negativa incredibile: la porta si apre con uno scoppio di scintille da ILM cinematografica...
- Un vampiro secolare, forse addirittura millenario, parla come l'ultimo dei bulli da strada ("Io faccio questo, io sono quello, io ti metto così" ecc.), dandomi l'impressione che sia una parodia del Dracula stokeriano.
E questo sarebbe il romanzo che avrebbe consacrato la fama di King? Ma fatemi il piacere. Raramente ho trovato pagine così ridicole, figure così forzatamente artificiose nella caratterizzazione (soprattutto il vampirla di sopra) e idee così sceme da farmi ridere anziché meravigliarmi. Il successo di King si fonda su un'incomprensione mondiale.
Sia chiaro: King sa scrivere dannatamente bene, lo dimostrava già con questo Salem's lot. Il modo in cui avanza la vicenda, il modo in cui la trama si costruisce, quel senso di mistero e angoscia che trasuda da una cittadina via via sempre più spopolata (di giorno); il terrore panico descritto nei ricordi del protagonista, quando si rivede in quella casa maledetta, paralizzato dall'orrore di fronte a un cadavere, un impiccato... Sono pagine perfette, stese in un stile asciutto, ma costruite sotto un lume di ragione abbagliante.
E' nella scelta di alcune idee orrorifiche, di alcune trovate troppo terra terra che King fallisce. La magia è complessa, non basta una preghiera per esorcizzare un quattr'e quattr’otto una casa stregata, tra l'altro fatta da un prete un attimo prima descritto in una fede personale non del tutto sincera.
Un essere secolare, poi, NON parla a quel modo! Non può farlo, non può vanagloriarsi come un Bela Lugosi! Non ne ha motivo, non è ha lo spirito. Fidati che è così. Quindi, caro King, le cose sono due: o accorci l'età di questo cristo, oppure cerchi di vedere quella condizione da dentro, facendo uno sforzo d'immaginazione immenso.
Perciò, dico che questo è un romanzo mediocre, scritto da un mestierante che sa far bene il suo lavoro; un lavoro, ovviamente, che sia recepibile da un lettore mediocre, la grande quantità, dunque, che ne hanno decretato il successo.


Bompiani Tascabili
Prezzo: 9,00 euro
Pagine 650
Disponibile


Recensione a cura di Gran Dux Gargaros

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