Quando la fantascienza qui in Italia era una creaturina che i sapienti guardavano ora con disgusto ora con un distaccato disinteresse, uscì questa raccolta che in qualche modo voleva essere un'attestazione d'esistenza e di dignità di un genere.
Se riuscì a sortire qualche scandalo, non so. Ma so che i racconti proposti qui sono delle gran cose, pezzi d'arte immaginifica e dalle scritture a volte eccelse.
Ho ritrovato molti racconti che avevo assaggiato su antologie scolastiche, Nove volte sette di Asimov, Sentinella di Brown, L'esame di Matheson e tanti altri, classici che fanno parte della storia della Fantascienza.
Ma accanto a questi, ho potuto leggere altre perle che, pur conoscendole per titoli, non avevo ancora assimilato. Voglio citarne solo un paio: il bellissimo, toccante e triste Fiori per Algernon di Daniel Keyes, uno di quei racconti che per la profondità dei contenuti e per il sapiente stile adatto, riescono a entrarti dentro e "ammalarti"... Se ne esce scossi, fidatevi. E poi voglio citare La casa nuova, un ottimo Heinlein che gioca (come al solito a suo agio) con le dimensioni, regalando visioni vertiginose e ricche di fascino...
Una raccolta che non può mancare non solo nella libreria dell'appassionato, ma anche nell'autentico apprezzatore delle cose buone. E del "sapiente" che per troppo tempo ha considerato la fantascienza una creaturina degna solo di un'occhiata superficiale.
Editore Einaudi
Prezzo: 13,50 euro
Pagine 560
Data di uscita 2006
Recensione a cura di Gran Dux Gargaros
mercoledì 21 aprile 2010
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