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mercoledì 19 maggio 2010

"Il giovane Holden" - J.D. Salinger

Sembra di avere in mano il seguito del capolavoro di Exùpery. Sì, perchè in un certo senso, il giovane Holden sembra non altro che una versione più cresciuta e sbarbatella del Piccolo Principe. Non sarà puro come lui, non userà metafore sublimi e dolci, ma arriva lo stesso dritto al punto e, seppure la maggior parte della gente pensa che i ragazzi non siano profondi, arriva a fondo nelle cose. Ha una saggezza tutta particolare, molto adolescennziale, quindi piuttosto istintiva e cruda, ma efficace.
E in questo modo J.D.Salinger, uno dei primi scrittori che ha fatto parlare di sé per la sua vita appartata e le sporadiche apparizioni in pubblico,ci presenta il personaggio del romanzo che gli ha garantito una fama mondiale.
Mentre negli anni cinquanta regnava uno stile di scrittura aulico,ricercato, triste e pessimistico, Salinger da una scossa al mondo intero raccontando la storia di questo giovane ragazzo americano con un linguaggio del tutto nuovo, gergale, schietto, quasi "scorretto".
Holden viene espulso dalla scuola e decide di andarsene prima che inizino le vacanze di Natale. Vuole spassarsela un po'. E tra prostitute, locali, alcol, risse, amici e nemici, si accorge che forse il mondo non è poi così tanto bello. Vorrebbe scappare come di solito fanno tutti i ragazzi davanti a un problema. E' la cosa più facile. Perchè in fondo Holden non ha voglia di prendere troppo sul serio la vita e non ha tutti i torti. Gli adulti sono troppo attaccati ai soldi, alla reputazione, hanno dei vizi inspiegabili e si sono dimenticati che anche loro una volta sono stati bambini. Ma c'è anche da dire che non tutto si può fuggire e alcuni doveri vanno rispettati, come la scuola e il rispetto della famiglia.
Holden, grazie a questo piccolo viaggio, riuscirà a crescere e capirà, almeno nel suo piccolo, con la sua particolare ma spiccata saggezza, cosa è che conta veramente nella vita.
Salinger lo dipingerà come uno di noi. Non farà mancare le ripetizioni e i modi di dire dei ragazzi, facendo diventare il libro di una modernità spaventosa, e creerà uno stile particolare che sarà spesso riutilizzato da scrittori contemporanei. C'è da dire che potrà dare fastidio, non tutti potranno apprezzarlo e potrebbe stufare, ma se si va oltre e si pensa al periodo in cui è stato scritto, se si pensa alla storia e se ci si immedesima nel personaggio, ci accorgeremo quel Holden è noi, e noi siamo lui, ed è il Piccolo Principe, la sua sorellina è la rosa e tutti i personaggi scontrosi che incontra nel viaggio non sono altro che gli abitanti antipatici dei pianeti nell'universo del biondino.



Prezzo 12,00euro
Editore Einaudi
Data di uscita 2008
Pagine 5248

Recensione a cura di lollo92

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