"Se non mi ha visto nessuno, io sono davvero qui? E se non sono qui, allora da dove provengono tutti questi sogni, sempre che di sogni veramente si tratti?" (Pynchon)

Collabora!

Stiamo cercando persone che possano darci una mano a scrivere recensioni. Per la vostra richiesta di collaborazione mandate una e-mail a: lollo1992@tiscali.it
Vi aspettiamo!

mercoledì 14 luglio 2010

"Black Russian" - Massimiliano Ferraro

Londra, 2006. La notizia dell’avvelenamento della ex spia russa Aleksandr Litvinenko fa il giro del mondo qualche mese dopo la morte della giornalista Anna Politkovskaya. Il clima attorno all’ex Unione Sovietica è teso.
Un agente del Sisde, operante fuori campo nella capitale Britannica, viene richiamato in patria per indagare sulle ultime parole lasciategli da un contatto poco prima di morire: Danis Woronzov. Chi è costui? Il suo assassino? Un ex spia del KGB? E che cosa c‘entra il suo nome con Dignità e Onore, l’organizzazione filo presidenziale che attenta in ogni modo a tutti i nemici dell’attuale presidente russo?
Toccherà all’Italiano sciogliere la matassa, viaggiando tra la bella Napoli (dove troverà un amico nel simpatico ufficiale della Digos Astutillo Mariello), l’Albania, fino ad arrivare nella gelida Murmansk, dove lo attende la fatale resa dei conti. Ma il suo lavoro scotta, e a farne le spese sarà lui stesso, che dovrà lottare anche contro coloro che lo hanno assoldato…
Massimiliano Ferraro esordisce con questa spy story in stile James Bond senza lasciare nulla al caso e dosando in giusta misura tutti gli ingredienti necessari. La trama funziona – anche se forse lascia poco di nuovo nel trito e ritrito mondo dello spionaggio – e i personaggi nascondono sottovoce qualche tratto ben definito ed indimenticabile: basti pensare al simpatico Mariello, contatto napoletano del nostro eroe, che in un certo senso spezza i canoni del classico agente di polizia tutto d’un pezzo per sostituirli con tratti simpatici e assolutamente caratteristici. Forse si può pensare che la leggerezza di Mariello stoni un poco con i toni seriosi della spia che-rischia-la-vita-ogni-giorno, ma la sua presenza ci fa anche sorridere quel tanto che basta per andare avanti nella lettura. Ferraro, dopotutto, sa quello che scrive: la sua conoscenza del tema è profonda, e la cosa si nota quasi subito. L’autore riesce infatti ad intrecciare fatti realmente accaduti che il pubblico ben conosce con espedienti da fiction che collimano con precisione, e nel farlo ci diverte dannatamente bene. E‘ proprio questo il punto a suo favore (in fin dei conti Ferraro non è né Clancy né Ludlum, e tantomeno vuole esserlo): la trama scivola quasi in secondo piano, diventa un orpello, e ciò che ci fa andare avanti nella lettura è proprio il divertimento con il quale l’autore ci spinge a cambiare ambientazione, passando da Napoli a Torino, dall’Albania alla Russia, da scontri a ferro e fuoco per le strade di Ivrea fino a pericolose missioni nei fondali marini, il tutto ritmato dal gusto dolciastro di un Black Russian, famoso cocktail a base di vodka e caffè che nasconde il sapore della Russia.
C’è un po’ di tutto qua dentro, e va bene così. Un po’ di tutto sapientemente condensato in un piccolo libricino di poco più di 200 pagine, che sa quasi di sorbetto al limone tra un pasto e l’altro. O forse, più che un sorbetto, il romanzo ha il sapore di un Black Russian da godersi tranquillamente dopo cena.

Sogno Edizioni
13,50 euro
226 pagine

Recensione a cura di Massimo Piana

1 commento:

  1. E' uscito da poco un nuovo romanzo di Alessio Puliani si chiama Miss you, leggetelo è qualcosa di eccezionale.

    RispondiElimina